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Il Prof. Alberto Brandani ospite di UnoMattina

21 Ago
21 Agosto 2015

Il Prof. Alberto Brandani, Presidente di Federtrasporto, è stato oggi ospite di UnoMattina. Tra i temi toccati nell’intervista: il controesodo oramai alle porte e gli incoraggianti dati del turismo.
“Anas e concessionarie hanno messo in campo 6mila uomini, 7mila telecamere, ridotto in maniera significativa i cantieri inamovibili (sulla Salerno-Reggio Calabria ne è rimasto solo uno, per fare un esempio), allertate le date a bollino rosso. Un grande piano per la sicurezza dei viaggiatori”. Il Prof. Brandani ha specificato però che sono “gli automobilisti moderando la velocità, inframezzando il viaggio con più pause, ma soprattutto evitando di distrarsi con il telefonino, quindi con piccoli accorgimenti, ad avere un ruolo decisivo per ridurre drasticamente gli incidenti”.
Secondo i dati forniti dal Presidente di Federtrasporto, ben 30 milioni di italiani si sono messi in viaggio lungo lo stivale, 4 mln in più rispetto al 2013. “Un aumento assoluto notevole, che conferma l’indicazione di un complessivo +3,5% di flusso turistico in Italia. Per gli italiani vacanze brevi, al mare, in Italia e soprattutto -con il 50% di gradimento-  nelle regioni del sud”.

Un piano organico per i trasporti

21 Lug
21 Luglio 2015

Dall’inserto Eventi de Il Sole 24 Ore di Lunedì 20 luglio ’15

“Contro i rischi dell’unbundling, politiche e regole chiare”

Il punto di vista del presidente di Federtrasporto Alberto Brandani

Eventi, il Sole 24 Ore, 20 luglio '15Le Fs, recentemente, hanno messo sui binari il Frecciarossa 1000, un ritrovato di tecnologia, che ammissione dell’a.d. Del Gruppo, Elia, “non sarebbe realtĂ  senza un intenso lavoro di coordinamento tra le varie societĂ  del Gruppo”.
Queste sinergie benefiche potrebbero essere messe a rischio con unbundling, ovverosia la completa separazione fra i gestori delle infrastrutture nazionali e le imprese ferroviarie prevista nella bozza del IV Pacchetto Ferroviario: “Si tratta -dice Alberto Brandani, presidente di Federtrasporto- di una divisione non necessaria: le societĂ  del Gruppo Fs operano giĂ  con una separazione contabile, gestionale e funzionale, con diversi step di controllo dei bilanci, dai cda ai collegi dei sindaci, dalle societĂ  di revisione ai ministeri, fino alla Corte dei Conti: non possiamo permetterci, come Paese, di ridurre la spinta all’innovazione ferroviaria. Siamo gli unici al mondo a ospitare sulla rete Av un operatore privato (fattore senz’altro positivo): la Francia, che aveva diviso la Sncf in varie societĂ  indipendenti nel 1997, proprio quest’anno è tornata sui propri passi, riunendole sotto un’unica holding, al fine di aumentare l’efficienza e ridurre i costi”.
Dalla strada ferrata, al trasporto su gomma e logistica, dove la richiesta è quella di un piano organico fatto di politiche e regole chiare, uniformi e non discriminatorie, con soluzioni innovative per cogliere le opportunitĂ  offerte dalla favorevole congiuntura e consentire alle imprese italiane di recuperare quote di mercato, con vantaggi per l’intera economia italiana: “A livello nazionale -argomenta Brandani- servono misure a sostegno degli investimenti che ancora tardano a concretizzarsi creando alle aziende difficoltĂ  di programmazione, bloccando gli acquisti di nuovi veicoli a danno di tutto il nostro sistema economico e produttivo. A livello internazionale, invece, va fronteggiato il fenomeno del dumping sociale, istituito il doppio registro per gli autisti impiegati nei trasporti internazionali, fermata l’ulteriore liberalizzazione del cabotaggio stradale, sancita l’uscita dell’Italia dalla Cemt e ridotti i contingenti bilaterali con i Paesi non-Ue”.

Trasporto, settore da riposizionare

23 Dic
23 Dicembre 2014

Solo dando prioritĂ  a efficienza e competitivitĂ  si potrĂ  risalire la china della crisi

foto presidente brandani_youtubeL’intervista di Anna Colazzo al Prof. Alberto Brandani pubblicata Lunedì 22 dicembre ’14 su Eventi, inserto de Il Sole 24 Ore.

Quadro normativo, competitivitĂ , efficienza. Passano da qui le prioritĂ  dell’autotrasporto e della logistica per un riposizionamento strategico del settore.
Solo così, affrontando con strategia e cognizione le difficoltà di una crisi che non passa e che non dispensa il comparto, si può risalire la china e trovare respiro.
“In previsione di una sostanziale staticitĂ  degli indici delle merci da trasporto nel breve e medio termine, pertanto in presenza di una crisi economica mondiale che segna in maniera piĂą pesante il nostro Paese tra quelli dell’eurozona e che si sta rivelando piĂą lunga del previsto – afferma Alberto Brandani, presidente di Federtrasporto -, occorre rivedere il quadro normativo affinchĂ© dia certezze agli operatori ed eviti il contenzioso all’interno della filiera logistica, che negli ultimi anni è cresciuto a dismisura”. Pratico e concreto Brandani guarda ai fatti. NĂ© potrebbe essere altrimenti per uno che ha amministrato per 20 anni il Monte dei Paschi, quello dei tempi d’oro, e Anas, Ferrovie dello Stato, assicurazioni, e banche estere. E’ inoltre Presidente di Formiche, uno dei piĂą influenti network culturali del Paese. Scegli meglio slot machines online giocare.
Con l’acume di chi ai problemi è abituato a trovare una soluzione veloce, Brandani tira le somme e fa il quadro sul comparto. “Le imprese del settore – dice – chiedono di essere messe in condizione di recuperare il gap competitivo che le differenzia dai vettori stranieri, i quali hanno via via sottratto quote importanti di merci nei traffici nazionali e internazionali, il cui recupero oggi appare l’obiettivo primario”.
Non basta, serve molto altro: “E’ necessario -spiega- un recupero di efficienza che può essere ottenuto con azioni volte a ridurre i costi di esercizio delle imprese, dal costo del lavoro ai costi impropri derivanti da vincoli burocratici, che passano anche attraverso un cambio di mentalitĂ  e una piĂą snella modulazione di norme che ne appesantiscono la loro stessa operativitĂ  quotidiana e costituiscono un aggravio di costi amministrativi”.
In gioco poi entra il livello di competitivitĂ . “Occorre aumentare i fattori di competitivitĂ , pure misure semplici e a costo zero per lo Stato -conferma il Presidente-. Per esempio la parziale attenuazione delle giornate di divieto di circolazione per i mezzi pesanti contribuirebbe ad aumentare produttivitĂ  e competitivitĂ  per gli operatori del settore”. Da parte loro le imprese si attendono che il Governo e il Parlamento diano risposte concrete al bisogno crescente di politiche industriali del trasporto e della logistica, di cui l’Italia ha bisogno per tornare a crescere e creare occupazione.
Quanto all’argomento competitivitĂ , di sicuro lo Stivale ha i suoi assi nella manica, come il trasporto marittimo. “Con il Registro internazionale e tonnage tax la flotta italiana è competitiva e ai primi posti nella graduatoria mondiale – sottolinea Brandani -. Con 15,5 miliardi di euro di investimenti negli ultimi 10 anni l’armamento ha rinnovato il naviglio con un incremento dell’occupazione del 4,7% nell’ultimo triennio”. Ma neppure qui mancano i problemi, come infrastrutture portuali non adeguate all’evoluzione dei traffici, burocrazia pesante e contesto amministrativo carente.
Non mancano le osservazioni sul trasporto ferroviario e sul perchĂ© non convenga separare rete e imprese ferroviarie: “Soprattutto per la potenziale perdita della capacitĂ  di innovazione del sistema – spiega il presidente -. Senza una direzione comune, per esempio, non avremmo ora il Frecciarossa 1000, un treno che potrĂ  andare a 350 km/h anche grazie allo sviluppo tecnologico della rete”. D’altronde, se si guarda all’Europa, quasi nessuno ha separato rete e impresa. Laddove è stato fatto, è il caso del Regno Unito, si sta tornando sui propri passi. Infine, Brandani non ha dubbi sul tema privatizzazione e sul passaggio piĂą importante per arrivarci: “Sicuramente va definito un quadro regolatorio certo – dice -, sia per per quanto riguarda il calcolo dei pedaggi per l’utilizzo della rete sia per le modalitĂ  di gestione delle gare per il trasporto pubblico locale. Con una cornice di regole chiara, la privatizzazione farĂ  bene alle Fs, ai cittadini e al Governo”. Infine, è d’obbligo una battuta sulla questione Monte. “Penso che il peggio sia passato – conclude il Presidente, da conoscitore di questa realtĂ  -, un buon management deve ora rilanciare la rete, attento alla gestione caratteristica e a una precisa valorizzazione delle risorse umane, da sempre motore segreto dello sviluppo montepaschino”.

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Dal Sole24Ore: L’agenda europea e quella nazionale dei trasporti e logistica

16 Dic
16 Dicembre 2013

Brandani: per le Reti visione europea

In queste settimane l’Ue ha messo a segno la riprogrammazione della rete UE dei Corridoi, un budget di 26mld per realizzarla, il bando 2013 per gli ITS, il bando Horizon 2020 per la linea trasporti (smart, green and integrated). Quest’ultima avrà nel periodo altri 6,3 miliardi. Una forte convergenza di indirizzi, tempi e risorse che Alberto Brandani, Presidente di Federtrasporto, commenta così: “I dati di congiuntura che stiamo per pubblicare confermano la leggera ripresa delle attività di trasporto sulle relazioni internazionali: container e cargo aereo e, sul fronte passeggeri, trasporto aereo e crociere. I cinque anni di crisi che abbiamo alle spalle hanno archiviato l’epoca in cui ci si poteva permettere di ragionare in un orizzonte domestico. L’Ue ne ha preso atto ripensando la Rete in chiave globale, intelligente, sostenibile. Questa chiarezza può dare alle imprese un orizzonte vitale per crescere.

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Riconfermato Presidente di Federtrasporto

24 Lug
24 Luglio 2013

Alberto Brandani presidente federtrasportoDi seguito l’intervista pubblicata sul sito di Formiche.

Alberto Brandani è stato rieletto presidente di Federtrasporto Confindustria, all’unanimità dei presenti.
Già presidente di assicurazioni, banche e società quotate in borsa, Brandani è stato per due decenni ai vertici del Monte dei Paschi di Siena, poi è passato all’Anas e attualmente è consigliere d’amministrazione del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, oltre che presidente della Fondazione Formiche.

Il lavoro preparatorio della Commissione dei Saggi, composta da Umbro Bernardini (Anita), Alessandro Ricci (Unione Interporti Riuniti) e Riccardo Pozzi (Agens), aveva portato alla candidatura unica del professore Brandani.

I 15 votanti, con l’astensione dello stesso, si sono pronunciati all’unanimità: Umbro Bernardini (Anita), Aldo Francesco Bevilacqua (Assaereo), Domenico Braccialarghe (Agens), Veronica Chiodini (Agens), Paolo D’Amico (Confitarma), Salvatore A. De Biasio (Unione Interporti Riuniti), Giuseppina della Pepa (Anita), Fabrizio Palenzona (Assaeroporti), Lupo Rattazzi (Assaereo), Alessandro Ricci (Unione Interporti Riuniti), Vitoantonio Santoro (Fise), Stefano Savino (Agens), Massimo Schintu (Aiscat), Angelo Sticchi Damiani (Aci).

Per il neo presidente ci sono difficoltà urgenti che il settore deve affrontare: “Lo dico da tempo e non retrocedo. L’appello è ad andare fino in fondo su tre condizioni di base senza le quali non solo il trasporto ma le imprese non vivono, specie in condizioni di prolungata caduta della domanda interna: perseguire il pagamento dei debiti della PA con tutte le accelerazioni possibili che sono ora allo studio; monitorare l’accesso al credito; mettere in campo ogni misura in grado di favorire gli investimenti infrastrutturali per i trasporti, da quelle di finanza pubblica, appostando le risorse sulle opere pronte a partire, alle defiscalizzazioni previste, ma anche con soluzioni negoziate con i concessionari dove questo contribuisca a mantenere l’equilibrio finanziario degli investimenti senza impatti insostenibili sulle tariffe. Siamo in Confindustria: la manifattura è la grande ricchezza del Paese, ma deve essere in grado di muoversi per raggiungere i mercati, vicini e lontani”.