Considerazioni finali prima del voto
- I 7 milioni di italiani che non andranno a votare è come se spengessero la luce del futuro in casa loro. E’ un errore dovuto a stanchezza, disillusione, amarezza e crisi economica. Comprensibile ma resta un errore.
- Grillo ha condotto una campagna elettorale tecnicamente molto buona, ha gradualmente alzato i toni e nell’ultima settimana ne ha dette di tutti i colori. Ma l’obiettivo vero sono e restano gli elettori del PD. Se poi i berlusconiani in libera uscita e destra estrema lo votano tanto meglio ma non è il cuore del problema. Le anime candide che pensavano che prendesse solo i voti degli analfabeti si rassegnino. Raccoglie voti in tutti i ceti sociali. L’unico modo per batterlo è far rinascere la buona politica.
- Berlusconi ha fatto il possibile. Come un vecchio guerriero faceva talora tenerezza ma bisogna anche dire che il suo peso in talune partire della politica estera forse lo rimpiangeremo (vedasi rapporti con la Libia e con la Russia). Combatte da solo senza squadra, come al solito si mette in gioco in prima persona ma i contraccolpi del tempo, delle vicende giudiziarie passate e di quelle potenzialmente future rendono il suo compito arduo.
- NCD e UDC hanno un compito di cerniera, far capire agli italiani che non c’è futuro senza europa e senza stabilità di governo.
- Infine Renzi ci ha messo del suo. Tutto ciò che aveva: energia, spregiudicatezza, attivismo. Ha recuperato un ruolo per la politica e per il suo attonito partito. Molti osservatori lo descrivono come un Berlusconi giovane, senza problemi giudiziari e senza gossip sentimentali. A nostro giudizio arriverà primo e Grillo non sarà ad una incollatura. Gli italiani vogliono sentir parlare di posti di lavoro e soprattutto di come crearne di nuovi. Speriamo che i governanti se ne ricordino.