“I frequentatori delle Ghiaie con i suoi ritmi da primo novecento e con trasparenze del mare che nulla hanno da invidiare a quelle di Rangiroa sanno che ogni spicchio dell’isola ha un suo sapore particolare”.
Prof. Alberto Brandani (2009). Il Premio discreto dell’isola silente. Rivista Ulisse
ATTI OSCENI IN LUOGO PRIVATO (Feltrinelli, 249 pagine, 16âŹ) di Marco Missiroli è il vincitore della 43° edizione del Premio Internazionale di letteratura Isola dâElba â Brignetti.
Romanzo di formazione sentimentale ed erotica il libro racconta lâeducazione di Libero. Eâ un inno dâamore allâeros e ai romanzi da leggere che sono infatti, insieme alla bibliotecaria Marie, il grande cuore del romanzo, il ponte che lega lettori e protagonisti. Una educazione sentimentale allâapparenza disordinata, in realtĂ molto lineare, prima la splendida Lunette e poi Anna la moglie. Nel mezzo una bulimia di sentimenti, un romanzo che ha dei films di Truffaut la struggente malinconia. Il filo rosso che lega tutto è lâeros e lâamore per i libri che rendono la vita lieve e piĂš completa. Il protagonista sembra staccarsi dalla propria famiglia e lentamente ci accorgiamo che Libero è stato sempre legato sia al padre che alla madre anche se la sua stella resta sempre la bibliotecaria Marie. âI libri spostavano la mia gravitĂ e avevano iniziato a mettermi al mondoâ Una summa di letture meravigliose, con lâuso delicato della lingua francese, nei momenti di forte tensione erotica, amorosa ed affettiva.
Non vi è solo una malinconia struggente perchÊ le visite al cimitero al padre e la morte elegante e silenziosa della madre si coniugano con la gioia serena di Anna e della nascita di un figlio.
Libero è ormai grande â dichiara Alberto Brandani, Presidente della Giuria Letteraria del Brignetti – lo attendono le riflessioni di una maturitĂ piena mai disgiunta dalla passione amorosa, dalla passione libraria, dai film con gli indiani e dalle amarezze che unâesistenza, anche felice, sempre presenta.
La platea della serata conclusiva del Premio letterario. Gli oltre 250 intervenuti hanno seguito la serata con grande interesse.
Con il romanzo “Atti osceni in luogo privato” edito da Feltrinelli Marco Missiroli si aggiudica la 43^ edizione del Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba – R. Brignetti.
Di seguito la motivazione con la quale la Giuria Letteraria ha consegnato l’ambito premio:
ÂŤTra sentimento e ragione câera la missione primordiale: lâestinzione della verginitĂ Âť. Molte sono le frasi, i sintagmi, le battute fulminanti, tra solenni e ironici memento, nel romanzo di Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato, una storia di educazione alla vita di un giovane italiano, Libero Marsell, le Grand Liberò, di famiglia borghese, trapiantato nella Parigi fine anni Settanta, ancora di Jean-Paul Sartre lettore di giornali sgualciti come il sogno della rivoluzione al mitico tavolo dei Deux Magots di Saint-Germain. Dalla infanzia alla giovinezza alla AdultitĂ , e di nuovo alla Nascita. Come nella vita, câè in questo libro, della vita mimetico e famelico, molta vita e anche molta morte, i due volti della stessa medaglia.
Un romanzo di cittĂ , che le cittĂ le ama e le vive, Parigi, Milano, dove accadono i fatti, gli incontri, e si configurano le emozioni e i sentimenti. Una educazione sentimentale di un ragazzo italo-francese, che sente e parla nelle due lingue, che è prima di tutto un tirocinio o svezzamento sessuale – tutto passa dal corpo, e nel corpo dal suo guardiano del faro costantemente acceso, in allerta per una assidua auscultazione-decifrazione della grammatica della libido, come fondamento del linguaggio della vita – analizzato rappresentato e drammatizzato, tra sessualitĂ minori e sessualitĂ maggiori, le prime carpite nellâombra delle fantasie solitarie – il vasto sovrano autonomo cangiante universo dellâonanismo – le seconde conosciute e agite piĂš o meno trionfalmente sul volgere dei ventâanni, allorchĂŠ il protagonista rimane orfano di un padre, ÂŤcharmant, protettivo, francoÂť, con cui ha avuto fino a quel momento un toccante rapporto di affetto e di complicitĂ . E che forse muore di crepacuore, in solitudine, dopo la separazione dalla bellissima moglie-madre, dai forti appetiti, prima fonte del desiderio e del piacere e sorgente energetica del romanzo.
Una assoluta padronanza delle tecniche e delle procedure del racconto, un ritmo celere, un voltaggio sempre teso, un linguaggio mai prevedibile o convenzionale, lucido, schietto, leale, amaro, sempre rigenerato dalla realtĂ e dallâesperienza, connotano un plot di sicura resa narrativa. Sempre in progresso: ÂŤNo, mon ami, tout marcheÂť.
Tutto procede, e cammina in fretta verso lâesaudimento in questo romanzo, che è a un bilancio complessivo vitalisticamente ottimista. Coltissimo per le continue relazioni intertestuali che trasformano le letture i libri gli autori a loro volta in personaggi di sostegno della storia, animando una biblioteca (câè anche una bella e sensibile bibliotecaria Marie) con una selva mnemonica di altre storie e romanzi, dallo Straniero di Camus al Deserto di Buzzati, dai Tropici di Henry Miller allâAmante di Marguerite Duras, al Faulkner di Mentre morivo, fino al Proust di Albertine scomparsa, che però si converte in una ispirazione per lâavvenire e le nuove imprese dellâeros, traducendo la Recherche del tempo perduto in ÂŤricerca del tempo futuroÂť.
Ringrazio la Giuria Letteraria per il gran lavoro svolto â ha dichiarato il Presidente Prof. Alberto Brandani – che ha portato a individuare le opere finaliste per il 2015. La stessa Giuria ha peraltro deciso di segnalare per un riconoscimento lâautore elbano Danilo Alessi per il suo lavoro âLa fatica della politicaâ Persephone edizioni.
Prof. Alberto Brandani
Le opere finaliste 2015
CADE LA TERRA di Carmen PELLEGRINO editore GIUNTI Alento è un borgo abbandonato che sembra rincorrere l’oblio, e che non vede l’ora di scomparire. Il paesaggio d’intorno frana ma, soprattutto, franano le anime dei fantasmi che Estella, la protagonista di questo intenso e struggente romanzo, cerca di tenere in vita con disperato accudimento. Voci, dialoghi, storie di un mondo chiuso dove la ricchezza e la miseria sono impastate con la stessa terra nera. Capricci, ferocie, crudeltĂ , memorie e colpe di un paese condannato a ritornare alla terra. Come tra le quinte di un teatro ecco aggirarsi un anarchico, un venditore di vasi da notte, una donna che non vuole sposarsi, un banditore cieco, una figlia che immagina favole, un padre abile nel distruggerle. Con Carmen Pellegrino l’abbandonologia diviene scienza poetica. E questo modo particolare di guardare le rovine, di cui molto si è parlato sui giornali e su internet, ha finalmente il suo romanzo.
ATTI OSCENI IN LUOGO PRIVATO di Marco MISSIROLI editore Feltrinelli Questa è una storia che comincia una sera a cena, quando Libero Marsell, dodicenne, intuisce come si può imparare ad amare. La famiglia si è da poco trasferita a Parigi. La madre ha iniziato a tradire il padre. Questa è la storia, raccontata in prima persona, di quel dodicenne che da allora si affaccia nel mondo guidato dalla luce cristallina del suo nome. Si muove come una sonda dentro la separazione dei genitori, dentro il grande teatro dellâimmaginazione onanistica, dentro il misterioso mondo degli adulti. Misura il fascino della madre, gli orizzonti sognatori del padre, il labirinto magico della cittĂ . Avverte prima con le antenne dellâinfanzia, poi con le urgenze della maturitĂ , il generoso e confidente mondo delle donne. Le Grand Liberò â cosĂŹ lo chiama Marie, bibliotecaria del IV arrondissement, dispensatrice di saggezza, innamorata dei libri e della sua solitudine â è pronto a conoscere la perdita di sĂŠ nel sesso e nellâamore. Lunette lo porta sin dove arrivano, insieme alla dedizione, la gelosia e lo strazio. Quando quella passione si strappa, per Libero è tempo di cambiare. Da Parigi a Milano, dallo Straniero di Camus al Deserto dei Tartari di Buzzati, dai Deux Magots, caffè esistenzialista, allâosteria di Giorgio sui Navigli, da Lunette alle âtrentun taccheâ delle nuove avventure che lo conducono, come un destino di libertĂ , al sentimento per Anna. Libero Marsell, le Grand Liberò, LiberoSpirito, è un personaggio âtotaleâ che cresce con noi, pagina dopo pagina, leggero come la giovinezza nei film di Truffaut, sensibile come sono sensibili i poeti, guidato dai suoi maestri di vita a scoprire lâoscenitĂ che lo libera dalla dipendenza di ogni frase fatta, di ogni atto dovuto, in nome dello stupore di esistere.
LACCI di Domenico STARNONE editore Einaudi Sandro e Anna sono poco piĂš che bambini, ma non vedono il padre da cosĂŹ tanto tempo che a malapena se lo ricordano. Sono passati quattro anni da quando se n’è andato di casa, lasciandoli soli di fronte a una tempesta di rabbia impotente, rancore, e domande che non trovano risposta. Lui sta a Roma, innamorato della grazia lieve di una sconosciuta, e loro a Napoli con la mamma sola e furibonda, a misurare l’estensione del silenzio e il crescere dell’estraneitĂ . Che cosa rimane, quando il nostro mondo si sgretola? Cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola? Che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi? A volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo provato a mettere da parte. Come un figlio che si allaccia le scarpe nella stessa maniera bizzarra di suo padre, anche se non ricorda di averlo mai imparato da lui. Domenico Starnone regala il romanzo di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti. Ricordando a ogni pagina che il tempo dei bilanci è un tempo vano, assoluto, ridicolo e struggente.
Alla metĂ degli anni â80 il grande letterato Geno Pampaloni mi convocò alla FacoltĂ di Lettere di Firenze e tra il serio e lâironico mi chiese se avessi potuto trovare un milioncino per mantenere in vita il premio.
Le affettuose sollecitazioni di Giancarlo Castelvecchi colto pittore elbano e lâironica richiesta di aiuto letterario di Pampaloni, mi convinsero allâistante.
Nacque cosi per me un binomio inscindibile tra lâElba, Portoferraio e una innata curiositĂ per i libri e le storie belle. Sono passati quasi trentâanni e poichĂŠ riteniamo indispensabili per le giovani generazioni il valore della memoria, vogliamo contribuire alla stessa con queste piccole noticine che, se vogliamo in modo un poâ burocratico, raccontano comunque la storia di un premio letterario silente, angusto e grande.
Alberto Brandani, Presidente Giuria Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba âRaffaello Brignettiâ
P.S.: mi sono forse dimenticato di indicare la cosa piÚ importante, sul Sito del Premio Letterario, per la prima volta online dopo le due pubblicazioni cartacee, è possibile sfogliare il volume frutto di un accurato lavoro di ricerca storica.
Anno da incorniciare il 2014 per lâIsola dâElba ed anno in cui tutta lâisola parla francese. La prima grande, anzi colossale, ricorrenza era il duecentenario dello sbarco di Napoleone allâIsola dâElba. Pur nella tradizionale âdiversitĂ â elbana è stato un susseguirsi di eventi che hanno illustrato la straordinaria versatilitĂ amministrativa, la facondia intellettuale, i rimbrotti malcelati e financo le scappatelle di un marito preoccupato di essere scoperto. E gli elbani di allora ed anche quelli di oggi guardano stupefatti le imprese del piccolo grande corso. Da diverse angolature: dallâormai classico N di Ernesto Ferrero allo spumeggiante libro di Massimo Nava che racconta della visita allâElba dellâamante Maria Walewska, ospitata in una grande tenda sul Perone. Ai posteri lâardua sentenza. Fu frenesia dâamore o il tentativo di sottrarsi alla guardia stretta della moglie imperatrice? E mentre la Petite Armee sfila per Portoferraio e le bandiere con le tre api sventolano in ogni dove, ecco un altro straordinario accadimento. Nella 42^ edizione del Premio Letterario Internazionale Isola dâElba (uno dei piĂš prestigiosi ed austeri riconoscimenti letterari ndr) la palma della vittoria è andata a Pierre Lemaitre, un altro francese dunque, con il suo romanzo âCi rivediamo lassĂšâ. Autore particolare che ha vinto in Francia il âGoncourtâ Lemaitre è stato per trenta anni senza scrivere, a leggere disperatamente e ad insegnare nelle biblioteche. AllâetĂ di 56 anni prova con un libro che viene respinto da 13 editori. La moglie, bibliotecaria colta, lo invita, serafica, a non desistere. Ha ragione, infatti uno degli editori ci ripensa e comincia il successo, come giallista atipico, di Lemaitre fino ad arrivare a questo autentico dramma sulla Grande Guerra che mette insieme Balzac e Dumas passando per Victor Hugo. Il romanzo si svolge sullo sfondo della Grande Guerra ed è essenzialmente un affresco della societĂ francese del dopo guerra dove si intrecciano storie e personaggi diversi. Emerge soprattutto la grande ipocrisia della falsa retorica del culto dei morti che si trasforma rapidamente in un lucroso affare da parte di sfruttatori senza scrupoli. Il libro analizza anche il rapporto tra coloro che soffrono e coloro che approfittano della sofferenza.  Si tratta di unâopera di grande spessore, costruita con le forme e la struttura del romanzo tradizionale dove lâautore ci presenta una serie di personaggi indimenticabili di cui approfondisce la psicologia, rivelando di possedere con maestria le tecniche della narrazione ed evidenziando unâaccurata ricerca linguistica. Storia di amicizia e di vendetta, con mille intrighi ed avventure e con un rumore di fondo: la collera dei personaggi che pervade anche il lettore. La Francia sugli scudi dunque: in unâestate albana, tinteggiata per le grandi piogge anche dai meravigliosi colori settembrini. Napoleone avrĂ visto lâisola con gli occhi della tristezza dellâesilio ma noi oggi la sentiamo, lieti, parlar francese.