Archive for category: Eventi

L’Evento di Palermo, rassegna stampa in breve

02 Ago
2 Agosto 2021

Rassegna stampa in breve  

ETTORE BERNABEI, IL PRIMATO DELLA POLITICA
Palermo, 28 luglio ’21

 Mercoledì 28 luglio, edizione delle 19.30 

 Mercoledi 28 luglio

 Mercoledì 28 luglio

 Giovedì 29 luglio 

Da sinistra: Gianluca Enzo Buono (Relatore), Massimo Midiri (Rettore Università di Palermo), Roberto Lagalla (Assessore Regionale), Monsignor Antonio Raspanti (Vescovo di Acireale), Toto Cordaro (Assessore Regionale), Mimmo Turano (Assesore Regionale) e Alberto Brandani (Presidente Fondazione Formiche).

Sarebbe una manna prorogare l’Expo di 2 mesi

10 Ott
10 Ottobre 2015

expo_brandani

Di Alberto Brandani, da ItaliaOggi

Si sa bene che il B.I.E (Ufficio Internazionale delle Esposizioni) è contrario a priori a ogni proroga se non in casi eccezionali. Sappiamo anche che un’eventuale proroga comporterebbe la necessità di rifare in tempo reale centinaia e centinaia di contratti di lavoro. Ma, detto questo, ci permettiamo di insistere. Milano, il Comune, il perfetto coordinamento che la prefettura ha fatto di tutti i corpi dello Stato, la vitalità del tessuto economico milanese, la spettacolare capacità di programmare eventi (ad esempio in questo weekend si svolgono a Milano tanti eventi culturali e di costume quanti a Parigi) e l’infinito numero di richieste, fanno capire che una proroga, anche di soli due mesi, permetterebbe a centinaia di migliaia di visitatori stranieri di abbinare il percorso spirituale del Giubileo ed il percorso laico dell’Expo, e continuerebbe a rimpinguare anche le casse fino a raggiungere, ne siamo certi, un sicuro pareggio. Permetterebbe poi al dibattito su cosa far dopo di decollare più compiutamente. Noi peraltro, le nostre idee le abbiamo da tempo: attivare la creazione di un gigantesco campus per la ricerca, l’innovazione e le tecnologie.
La piastra centrale dell’Expo è nel sottosuolo dove è stata installata una miniera di disposizioni tecnologiche pronte a molteplici usi; sarebbe delittuoso utilizzarla per scopi magari benemeriti ma che distruggessero tali preziosi predisposizioni tecnologiche. Anche l’idea di lasciare il solo padiglione Italia ci pare francamente irrealistica. Già vediamo la scena: transenne da tutte le parti e tutto il resto? Gli ambienti imprenditoriali di Milano hanno la capacità di disegnare un tessuto connettivo e anche i paesi che vogliono smontare i loro padiglioni siamo certi che ad un prezzo modico li lascerebbero volentieri dove sono. Quindi avanti con coraggio, italica fantasia e imprenditorialità lombarda che in Europa non è seconda a nessuno.

Presentazione “I compagni del Monte” a Roma

02 Apr
2 Aprile 2014

Edoardo Petti, su Formiche.net, ha raccontato così la presentazione:

Mps, lo stato di salute della banca e della fondazione secondo Brandani, De Mattia, Grillo e Gronchi

Un libro spiega come “il groviglio armonioso” tra politica e denaro abbia provocato la crisi del Monte e il patrimonio della fondazione Mps. Ecco il resoconto della presentazione del saggio con le prime valutazioni sul nuovo assetto azionario del Monte dopo la vendita delle quote da parte della Fondazione. Angelo De Mattia, già in Bankitalia e ora editorialista, sotto l’occhio di Umberto Pizzi ha detto che…

Di Edoardo Petti

È possibile distruggere un patrimonio incommensurabile a causa di clamorosi errori di gestione ad opera dei vertici di una grande banca e della fondazione ad essa collegata? Sembra di sì. Almeno rivivendo le tappe recenti dell’esperienza secolare di MPS, ricostruita nel libro “I compagni del Monte. Politici e banchieri di una storia italiana” scritto dal caporedattore della Nazione a Siena Tommaso Strambi e presentato all’Istituto Luigi Sturzo di Roma.

LE RAGIONI DI UN LIBRO

Un volume che tramite il ritratto arguto dei rappresentanti dell’ex gigante creditizio e delle sue capillari ramificazioni ne mette in luce la pervasività, e spiega le ragioni del consenso unanime che la città toscana gli ha sempre riservato. Redatta da Tommaso Strambi ben prima dell’esplosione dello scandalo, l’opera non racconta una vicenda giudiziaria ma le pagine di storia di una banca che dalla fondazione nel 1472 al 2000 è cresciuta e ha diffuso benessere.

Alimentando nello stesso tempo la “megalomania” senese, che “spingeva i rettori dell’Università cittadina a coltivare ambizioni di una nuova Oxford e i politici locali a voler trasformare il piccolo aeroporto militare nel più grande scalo del Centro Italia”. Aspirazioni alimentate grazie alle risorse stanziate dal “babbo Monte” e che hanno raggiunto la cifra record di 287 milioni in un anno. Fino a quando l’odierno vertice ha rimesso in navigazione la barca MPS rendendola nuovamente appetibile per investitori e risparmiatori.

TROPPI POTERI IN UN’UNICA PERSONA

Amministratore di MPS dal 1977 al 1997, e oggi tra l’altro presidente della Fondazione Formiche, Alberto Brandani, ha fatto riferimento all’attuale management per risalire alle origini della crisi dell’istituto creditizio senese. Ricorda come al recente congresso della Federazione autonoma bancari italiani il numero uno del Monte Alessandro Profumo abbia spiegato che cinque anni di gestione di Giuseppe Mussari e Antonio Vigni hanno vanificato cinque secoli di storia gloriosa, gettando un patrimonio incommensurabile nelle mani di banche d’affari.

Una deriva resa possibile, spiega l’ex dirigente, dalla concentrazione nella figura dell’ex presidente di Mps di una straordinaria commistione di cariche e ruoli. A fronte di un ex direttore generale alla completa mercé del sindaco di Siena. “Una miscela che ha allontanato il governo del Monte dai principi più elementari del buon padre di famiglia”. Read more →

Stefano Bisi nuovo capo della Massoneria italiana

04 Mar
4 Marzo 2014

stefanobisiStefano Bisi, direttore del Corriere di Siena, è il nuovo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi). Succede all’avvocato ravennate Gustavo Raffi che ha guidato la massoneria italiana per 15 anni.

Ha prevalso su altri due candidati: il notaio messinese Silverio Magno e  il livornese Massimo Bianchi. Bisi guiderà il Grande Oriente d’Italia per i prossimi cinque anni e si insedierà formalmente a Rimini il 5 aprile.

Il meccanismo elettorale prevedeva che al primo turno il vincitore dovesse superare il 40% dei voti. In caso diverso sarebbe intervenuto il ballottaggio fra i tre candidati ma Bisi, a spoglio ultimato (mancava solo una parte della Sicilia), era oltre il 46% distanziando gli altri due candidati fermi intorno al 24%.

Grande affluenza e netta affermazione per Stefano Bisi, persona colta e perbene, grande amante della sua città e dei valori della senesità.

Vasti consensi in Toscana, Lazio ma anche affermazioni di stima in Piemonte ed in Liguria.

La campagna elettorale è stata contrassegnata da un certo fair play tra tutti i tre candidati.