Bernabei, ritratto dell’uomo di fiducia (fotogallery e articolo)
L’onorevole Maria Elena Boschi, il sindaco De Mossi e il professor Brandani e il libro ’sull’inventore della Rai’
Di Simona Sassetti
È sembrato di tornare indietro nel tempo ieri al Santa Maria della Scala, teatro della presentazione del libro ’Ettore Bernabei, il primato della politica. La storia segreta della Dc nei diari di un protagonista’. Un evento nato per celebrare il centenario della nascita del giornalista fiorentino, il creatore della tv di Stato, scomparso cinque anni fa; ma che è stato anche occasione di un confronto fra la presidente dei deputati di Italia viva, Maria Elena Boschi (che ricorda il suo innamoramento per la politica, da buona aretina, grazie a Amintore Fanfani) e il sindaco Luigi De Mossi. Il quale, come Bernabei, ammette di tenere dei diari, “anche se i miei non le pubblicherà nessuno”. E ricorda anche momenti del passato come quando fece “salatino” per seguire in tv il rapimento di Aldo Moro.
È stata questa, dunque, un’occasione per parlare di politica o meglio di storia. A fare da padrone di casa il presidente della Fondazione Formiche, il professor Alberto Brandani, il quale più volte ha ricordato quanto Bernabei deve tutt’ora essere un esempio per i giovani.
“Lui ci ricorda – afferma – che nella vita bisogna lavorare tanto ma che serve anche amare il proprio lavoro. Come serve avere tanta passione per le cose, passione che non viene da sé, ma che va educata”. Passione per la politica che Maria Elena Boschi ha acquisito grazie ai suoi genitori e alla genetica politica di Arezzo. “Mi appassiona leggere oggi quei diari che Piero Meucci, con tanta pazienza e con un lavoro straordinario, ha raccolto portando alla luce anche tutti quegli spaccati della Dc. Ad esempio, un passaggio che mi è rimasto impresso – racconta la Boschi – è quando la moglie di Fanfani invita ingenuamente a casa un’amica giornalista, insieme a loro c’era anche La Pira. Il giorno dopo sarebbe stato pubblicato un articolo a sua insaputa con quanto detto in quel pranzo colloquiale e intimo. Il direttore del quotidiano andò da Andreotti chiedendo soldi per non farla pubblicare; Andreotti, da politico consumato, gli propose il doppio purché la pubblicasse, in quanto avrebbe messo in difficoltà La Pira”.
Di aneddoti e di episodi è stato ricco il convegno. “Per me Bernabei è un politico d’eccellenza nella sostanza – afferma ancora Maria Elena Boschi – . Ha educato attraverso la tv pubblica, è stato un grande comunicatore, ed è stato un uomo di fede. È impossibile comprendere la sua figura se non si conosce il suo cammino di fede e soprattutto è stato un non politico ma più politico di chi si è attivato in prima persona in ruoli istituzionali”.
Il sindaco De Mossi invece ha voluto mettere in primo piano la parte intima dell’uomo Bernabei che emerge dal libro. “Proprio lui che non era mai disponibile ad aprirsi – afferma -, invece nei diari appare così vicino a noi. Quello che emerge rende questo libro straordinario. Mi ci rivedo in lui, soprattutto nella sua lealtà di uomo”. A partecipare al convegno una folta schiera di politici locali di tutti gli schieramenti. Ma se all’onorevole Boschi si chiede se Italia viva è sempre più vicina al centrodestra, lei risponde scocciata. “Basta con queste insinuazioni – afferma -. Sono surreali, noi alle amministrative siamo insieme al Pd. Punto”. E sul Ddl Zan? ” Ci si dimentica che se abbiamo una legge sulle unioni civili è grazie al centrodestra di Alfano e Verdini. Noi siamo coerenti, al Senato senza modifiche i numeri non ci saranno e non per colpa nostra ma a causa dei mal di pancia dentro al Pd e al Movimento 5 Stelle”.
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