5 Giugno 2015
Mentre molti si esercitano in un disfattismo triste e negativo a proposito di Expo, noi vogliamo spezzare una lancia per Milano, per Expo e per gli uomini del buon governo che hanno presidiato le istituzioni.
Oggi ci occupiamo di questi ultimi ed in particolare del Prefetto di Milano Tronca. Sentite cosa questo umile servitore dello Stato ha detto a proposito di Expo:
“Nei mesi preparatori di Expo ho adottato una logica della prevenzione per contrastare le infiltrazioni mafiose – ha aggiunto Tronca – Expo ha rappresentato, da subito, una grande occasione, la più interessante per il malaffare: è stata proprio questa consapevolezza che ci ha spinto ad elaborare nuove idee e nuove pratiche, mettendo in piedi un sistema avanzato e sofisticato. Un sistema , che ci ha consentito di estromettere, attraverso 80 interdittive, le aziende infiltrate, negando perentoriamente l’ingresso nei cantieri alla malavita e sottraendo centinaia di milioni di sodalizi mafiosi.
Abbiamo messo in atto una rivoluzione copernicana – ha spiegato – immaginando, sperimentando e collaudando moderni e chirurgicamente efficienti moduli di azione in tema di appalti e di contrasto alle infiltrazioni malavitose. Il 2 giugno, ha detto ancora Tronca, è sempre stato un giorno di speranza, di consapevolezza, di orgoglio e di memoria.
Nel 100mo anniversario di ingresso dell’Italia nella grande Guerra, che mi piace definire IV guerra di indipendenza, secondo una lettura storicistica ormai sempre più consolidata, e nel 70mo anniversario della Liberazione dall’occupazione nazifascista, questa memoria è più viva che mai e richiama alla mente sofferenze, devastazioni, un esagerato tributo di morte. Perché la storia ci insegna – ha concluso – che dobbiamo restare sempre vigili”.
Milano, le sue istituzioni e gli uomini delle stesse ci rendono “meno male” orgogliosi di questo paese.
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